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FORUM - El Force Entertainment

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sanpiero 2012

Bella la novità della musica in coda!...anche se aggiungere qualche cuoco non guasterebbe.
Potrebbero passare l’idea a quelli dell’actv così quando c’è calca, invece di mandare un bis, fanno intervenire gli zampognari…

Comunque finalmente è stata riconosciuta la forza attrattiva della cosiddetta (e/o celeberrima) coa de sanpiero. Gli addetti ai lavori lo sapevano da anni, “Ea gente no vien a sanpiero per balar o magnar pesse, ma per star in coa”, così dantiga in un’intercettazione del febbraio scorso.
Da qualche anno (come si è scoperto leggendo tra le carte del parroco trafugate qualche mese fa dall’infido nonzolo) la Lufthansa organizza voli charter per il sabato della sagra. Il pacchetto “stayin’ alive, stay in line”, fa furore nei sei continenti e raccoglie adesioni da tutto il mondo (Pellestrina esclusa). Pare che ai giapponesi, sempre (per ormai consolidati cliché letterari) ingenui, vendano a venti euro il biglietto per poter stare in coda. Non stupisce allora che siano proprio loro a rallentare la fila…vuoi per quei piedini così piccoli…vuoi per scattare un trilione di foto…vuoi perché han pagato il biglietto e, a ragione, vogliono gustarsi il cammino.
Già il cammino…non bisogna dimenticare che sanpiero è prima di tutto una festa religiosa…il pellegrinaggio ne è quindi un aspetto essenziale. “Camminar me sta’ streto, po’ se camino i me ferma e me toca bever (e magari pagar) un spriss. Ecco parchè preferisso corer” così dantiga in un’intercettazione di qualche anno fa, preludio all’avvio della carriera di maratoneta.
In ogni caso è nel cammino che i più rilevano il senso autentico dell’andare alla sagra. Si potrebbe ripristinare la tradizione del pellegrinaggio da casa (magari dopo aver presenziato ad un matrimonio) e dopo un numero ‘adeguato’ di soste giungere finalmente in campo per l’appello.
(Ben, anche sta volta semo rivai tutti.
No, manca el fede.
El fede?! ma no ghe gera.
Come no?! Te digo che semo partii insieme da sanbortolo.
Ti te sbagli, gera st’altro ano.
Asso perder perché ti vol sempre aver ragion ti).
Al cospetto delle tavole imbandite dire di no a qualsiasi offerta di aiuto o scorciatoia e affrontare, con mente torbida, fame cronica e printed-smile (come dicono gli anglosassoni), l’ultima tappa della via crucis: la coda…il momento topico…il climax. [Chiedo scusa ma ho dovuto inserire il nome di questa figura retorica per esigenze di contratto-obbligo-ricatto con l’associazione letterario-massonica Compagnia degli Ignari di cui, visto che non mi risulta esserne socio, è ovvio che ne faccio parte].

Un domani, infine, quando i tempi saranno maturi, magari si potrà aggiungere anche un pellegrinaggio di ritorno, dopo l’ ‘andar dalle parti della Fede’ ossia sanpiero, il ‘tornar dalle parti del Fede’ con conclusione in zona Biri.
Il nome c’è già: cammino di santiago de campo-stea

PS
Avviso per gli amici nipponici:
questa’anno le ore in coda saranno allietate da un simpatico e variegato intrattenimento musicale, per tale ragione i prezzi dei biglietti verranno leggermente ritoccati.

Re: sanpiero 2012

NUMBER ONE... Il cammino di Santiago de Campo-Stea è insuperabile, potrebbe rientrare nelle battute del secolo...

Re: sanpiero 2012

quea de campo-stea ea go capia e apressada anca mi che no so dea zona

Re: sanpiero 2012

Caro ex-terrestre,

ti xè sempre el toco mejo...

Andrea