Credo, comunque, che alcune considerazione vadano fatte…
Andar a ombre, presuppone il nomadismo “da ostaria a ostaria” quasi a seguire un percorso immaginario, alcune volte segnato dalla provvidenza, con mete d’arrivo improbabili e comunque non pianificate. Quasi un richiamo al nomadismo primordiale.
Il Bacari Tour, al contrario, mi suona più stanziale e pianificato.
Tutto ciò premesso, una domanda mi sorge spontanea, “andando a ombre”, l’ombra di vino della casa, deve essere sorseggiata o bevuta “tutta na siada” (Zziopaolo docet) ??
E poi, è davvero indice di scarsa virilità il ricorso al “birrin” in sede dell’ombra ??